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Roberto Sartor si laurea presso la Facoltà di Design e Arti allo IUAV di Venezia.
Lavora come fotografo, specializzandosi nello sviluppo di progetti fotografici, dall'elaborazione del concept fino ai loro esiti espositivi o editoriali.
Alterna l'attività professionale alla ricerca personale, interessandosi in particolare allo studio delle identità culturali, delle loro complessità e contraddizioni e alle conseguenze che che queste portano sul territorio.
E' membro del collettivo fuorivista, un gruppo di fotografi che intende avvalersi delle proprietà insite nel mezzo fotografico per sviluppare progetti di comunicazione che favoriscano la partecipazione dei cittadini nei processi di trasformazione del territorio.
E' fondatore di Videotrope, una piattaforma di sperimentazione che realizza installazioni, video, interaction design, oggetti, performance al fine di creare situazioni percettive atte ad osservare da nuovi e diversi punti di vista le dinamiche ed il linguaggi della società contemporanea.
Tra i progetti realizzati:
"SISMYCITY "
12ma Biennale Architettura, Venezia
Triennale Bovisa, Milano
"Decolonizing Architecture"
ma Biennale Architettura, Venezia
Bozar, Bruxelles
"Hell in Hearth"
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
"How to look at Venice"
Galleria Contemporaneo, Mestre
"Sarajewska Zima"
Accademy of Fine Arts, Sarajevo
Ha avuto esperienze laboratoriali e di coordinamento di workshop internazionali, tra i quali:
"Migraction"
Peja/Pec, Kosovo
"Immagino"
Fabbrica della Ghiaia, Savona